Volkswagen accusata pesantemente: cos’è accaduto?
Multa stratosferica a Volkswagen per il suo “trucchetto”Volkswagen viene considerato uno dei più grandi gruppi automobilistici del mondo e con la sua presenza è sempre stato protagonista nella creazione di auto affidabili e efficienti. Nel corso dei giorni passati il titolo in borsa ha subito un crollo molto pesante, cadendo giù di oltre il 20% a causa della violazione da parte dell’azienda sulle norme antismog in tutti gli Stati Uniti. Il gruppo automobilistico rischia adesso circa 18 miliardi di dollari di multa che dovrebbero essere accompagnati anche da un’ipotetica azione penale da parte degli Sati Uniti per danni ambientali. Attraverso un software appositamente creato, l’azienda sarebbe riuscita a registrare i dati riguardanti le emissioni di gas nell’ambiente in linea con i parametri richiesti ma che nella guida reale arrivavano a superare anche di quaranta volte i valori limite. La somma da pagare è davvero molto alta, basti pensare al più recente fatto analogo di Kia e Hyundai che furono costretti a sborsare solo 100 milioni di dollari in confronto. Anche le altre case automobilistiche come ad esempio Audi o Bmw sono state nei giorni passati fortemente influenzate da questa situazione, arrivando anch’esse a toccare percentuali negative all’interno della borsa per poi segnare positive risalite in queste ultime ore.
Quali motori sarebbero incriminati?
Entrando nel particolare possiamo dire che ad essere ritirate dal mercato statunitense sarebbero state solamente vetture con motore diesel, in particolare cinquecentomila. I modelli in questione sarebbero: Volkswagen Jetta, Golf, Passat e Beetle. Oltre agli Stati Uniti, il numero totale delle auto sottoposte a questo controllo, e poi sparse in tutto il mondo, sarebbe di circa 11 milioni. Per quanto riguarda l’Italia dobbiamo dire che non vi è un’inchiesta aperta e per rassicurare ancora di più i clienti Volkswagen il ministro dell’ambiente ha da poco chiesto delucidazioni all’amministratore delegato responsabile del gruppo in Italia. C’è inoltre da precisare che il motore in questione viene montato anche su altri modelli appartenenti ai marchi: Audi, Seat, Porsche e Skoda. Vediamo brevemente in due punti come funzionava il sistema truccato:
Questo software definito fin da subito “defeat device” ha la strabiliante capacità di poter restare inattivo durante l’utilizzo della vettura su strada e di poter essere avviato solamente nei test di omologazione e controllo. Il sistema riesce infatti a capire quando mantenere livelli normali di emissione attraverso una serie di situazioni: il numero dei giri del motore, i gradi dell’angolo di sterzata della vettura e la velocità regolata dai rulli delle stazioni di controllo.
Secondo le accuse, nel corso dei controlli, se avvenivano tutte le situazioni precedentemente descritte, la centralina che gestisce la propulsione aveva la capacità di cambiare la modalità attraverso una mappatura per riuscire a rispettare i canoni statunitensi. Attraverso la centralina è infatti possibile regolare la velocità dei giri del motore e quindi delle emissioni inquinanti, proprio come avviene per le nuove autovetture che hanno in dotazione dei semplici tasti per regolare le varie modalità “Eco”, “Sport”, “City”.
È chiaro quindi come il problema di fondo riguardi essenzialmente il metodo utilizzato per testare le vetture che non darebbe una precisa rilevazione dei dati interessati. Proprio per questo motivo dal primo Gennaio 2016 i test verranno finalmente svolti su strada per riuscire ad avere una visione più realistica sull’andamento del prodotto e per evitare trucchetti del genere.
Svantaggi per l’azienda e non solo!
Oltre alle enormi multe che potrebbero riguardare molto da vicino le casse del colosso tedesco vi è da considerare un altro importantissimo aspetto ovvero quello della fiducia dei clienti. Nel corso del tempo Volkswagen è riuscita, anno dopo anno, a far crescere la stima all’interno del mercato verso i suoi prodotti considerati sempre ai massimi livelli sia per quanto riguarda le prestazioni sia per l’affidabilità. Dopo questo enorme scivolone sarà molto dura per l’azienda riuscire ad acquistare nuova fiducia ma soprattutto recuperare tutto l’aspetto monetario andato perduto.
Grandi svantaggi potrebbero arrivare anche per le altre aziende automobilistiche che nel corso di questo periodo potrebbero avere molte visite di controllo da parte dell’Epa. Il diesel (da sempre considerato da tutti i costruttori una carta vincente sia per i bassi consumi che per le alte prestazioni) potrebbe essere sottovalutato dai clienti con conseguenze disastrose dal punto di vista delle vendite, poiché più della metà delle vetture in Europa monta un motore con questo carburante. Buone notizie arriverebbero invece sia per i vecchi sistemi, che potrebbero recuperare terreno nei confronti del diesel, sia per i nuovi motori ibridi o totalmente elettrici.
Titolo in ripresa all’interno della borsa
Dopo varie sedute in discesa che avevano portato il gruppo automobilistico a perdere addirittura venticinque miliardi di capitalizzazione (ovvero un terzo del totale) lentamente, dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Winterkorn e la conferma di Berlino di non essere a conoscenza di questo dispositivo illegale, il titolo ha iniziato a seguire un positivo andamento al rialzo. Proprio com’è successo nei giorni passati con la discesa del titolo che ha trascinato negativamente anche altri titoli in tutta Europa, anche nel caso del suo rialzo sono stati molti i titoli a mantenere situazioni positive nelle varie borse di riferimento. Questo rimbalzo tedesco secondo gli analisti ha ben sostenuto un timido recupero del settore automobilistico che ha portato FCA ad avere un buon +3,94% a Piazza Affari. Proprio a riguardo del caso Volkswagen, il gruppo Fiat ha confermato di non fare uso di questi sistemi di controllo e di essere a strettissimo contatto sia con il California Air Resources Board sia con l’Epa per poter dare sicurezza ai suoi clienti e confermare il suo rispetto dei requisiti regolari.
Per poter cercare di trarre vantaggio dai vari andamenti dei titoli all’interno delle varie borse esistono vari sistemi di negoziazione che permettono, attraverso la loro semplicità operativa, di poter aprire posizioni in totale tranquillità. Attraverso le piattaforme di CFD è possibile applicare la propria strategia di acquisto oppure di vendita e tentare così di avere buoni risultati utilizzando le fluttuazioni del prezzo dei titoli scelti.
