1. Aumentano le multe e la durata della sospensione della patente in caso di eccesso di velocità. In caso di guida tra i 40 e 60 km/h sopra il limite la multa andrà da 370 a 1.458 € più sospensione da 3-6 mesi della patente. Oltre i 60 km/h sopra il limite multa da 500 a 2.000 € + 6-12 mesi di sospensione (e possibile revoca). In caso di recidiva la sospensione va dagli 8 ai 18 mesi.
2. Tre livelli di sanzioni per uso di alcool e droghe: con tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi/litro multa tra 500 e 2.000 €, possibile arresto fino a 30 giorni e sospensione da 3 a 6 mesi della patente; tra 0,8 e 1,5 g/l multa da 800-3.200 euro, detenzione fino a 3 mesi e sospensione della patente da 6 a 12 mesi; con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l si rischiano multe da 1.500 a 6.000 €, la detenzione fino a 6 mesi e sospensione della patente da uno a due anni. Quando il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale le pene raddoppiano. Chi guida sotto l’effetto di droghe rischia multe da 1.000-4.000 euro, la detenzione fino a tre mesi e la sospensione della patente da 6-12 mesi.
3. Per la guida senza patente (o con patente revocata o non rinnovata) c’è una multa da 2.257 a 9.032 € e in caso di recidiva l’arresto con detenzione fino ad anno.
4. Per quanto riguarda i motocicli, il decreto rinvia alle direttive comunitarie in materia, chiudendo il clamoroso buco aperto con le ultime modifiche al codice. La direttiva UE in vigore prevede che “l’autorizzazione a guidare motocicli di potenza superiore a 25 kilowatt o con rapporto potenza/peso (riferito alla tara) superiore a 0,16 Kw/kg è subordinata al conseguimento della patente A da almeno due anni”.
5. Per le persone con patente rilasciata dopo 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge è previsto un limite del rapporto potenza / peso di 50 kw (68 cv) per tonnellata di tara del veicolo, norma che lascia un ben striminzito ventaglio di possibilità per i neopatentati.
6. Multe da 148 a 594 euro per chi parla al cellulare senza viva-voce o auricolare, con sospensione da 1-3 mesi in caso di recidiva nel corso di un biennio