bizzarro...? no questa è la realtà sui "mega"impianti.

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Golfman
00venerdì 23 aprile 2004 02:23
Interesserà a parecchi utenti questo discorso , specie per chi è prettamente appassionato di impianti audio da gara e non. La sicurezza stradale dipenderà ANCHE dai decibel del vostro impianto!! O almeno viene dichiarato che la musica sparata a tutto volume dentro l'abitacolo rappresenta un fattore di rischio non trascurabile. E' quanto emerge da una ricerca condotta da alcuni scienziati canadesi della Memorial University of Newfoundland. Il problema non è tanto l'inquinamento sonoro, né gli eventuali danni all'apparato acustico prodotti da chi nell'auto ha installato un impianto degno di una discoteca (stile Golfmaniak golfisti doc, tanto per intenderci +h ), piuttosto sono i tempi di reazione del conducente a ridursi in maniera preoccupante. Secondo lo studio canadese, ad elevati livelli di volume corrisponde una diminuzione del 20% e oltre. Quanto basta a far perdere la concentrazione del conducente, e ad innalzare la soglia di rischio incidente.
Durante i test, alcuni piloti a cui era stato richiesto di eseguire una serie di operazioni sia fisiche che mentali, hanno dimostrato una reattività insufficiente proprio perché investiti dalle onde sonore che variavano dai 53 ai 95 decibel.
A 53 decibel il rumore equivale al gorgoglio di una moderna lavastoviglie e dunque parecchio al di sotto dell'inquinamento acustico che regna nelle principali città italiane, mentre a 95 decibel il frastuono è quello di una trivella, di una sirena, o tanto per restare in tema, di alcune marmitte da corsa. E su un punto medici e scienziati concordano: superati i 90 Db, il rischio di danni all'organismo diventa una certezza, provocando disturbi all'udito.

Ma insieme al volume, i guidatori dovrebbero modulare il tipo di musica. Ascoltare la techno potrebbe causare guai aggiuntivi. Anche brani classici come la famosa "Cavalcata delle Valchirie" di Wagner sono considerati a rischio se riprodotti "a palla" mentre si è al volante. E c'è chi come il Rac, associazione di categoria degli automobilisti britannici, stila una lista di suggerimenti basata su melodie orecchiabili e delicate, come il pop-jazz di "Come away with me" firmato Norah Jones.

Si è così giunti al verdetto dopo una serie di test effettuati su 28 studenti in possesso di patente da almeno sette anni. Ad ognuno è stato chiesto di partecipare ad una prova virtuale di guida (per ovvie ragioni di sicurezza) mediante un simulatore in grado di riprodurre fedelmente percorsi urbani.
La scaletta eseguita ad alto volume comprendeva un po' di tutto: dalle melense ballate di George Benson alla scatenata elettronica da oltre 150 bpm (battiti per minuto), e infine il silenzio. Risultato: i conducenti più spericolati, che hanno commesso il maggior numero di infrazioni ed errori, sono stati quelli assordati dai ritmi forsennati della dance music.
Anche la misurazione dei battiti cardiaci ha emesso un severo giudizio: la musica a volumi troppo alti ne aumenta la frequenza.
Insomma, tenere gli occhi aperti quando si guida va bene, ma anche le orecchie vogliono la loro parte. Ed un giorno questi che ho indicato come avvertimenti potranno diventare pure regolamento del codice della strada!!!
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