Ecco la
.... anzi
no... la GTI Golf 6
!
motore è un 2000 turbo a benzina da 211 CV ovviamente Euro 5 (cosa che il 200 cv scirocco non ha... e non avrà per tutto il 2009) e con consumi medi dichiarati di soli 7,3 litri/100 km. Le prestazioni sono da "0-100" in 6,9 secondi e velocità massima di 240 km/h con il cambio manuale a sei rapporti, un poco di meno con il Dsg
.
Si trova di serie l'Xds, un differenziale a bloccaggio elettronico trasversale che è un'evoluzione del sistema elettronico Eds. Come quest'ultimo, interviene sui freni anteriori, compensando meglio il sottosterzo tipico delle trazioni anteriori. Inoltre si può avere, come optional, la regolazione adattiva del telaio Dcc, che modifica la taratura degli ammortizzatori e del servosterzo a seconda del fondo stradale e della modalità selezionata dal guidatore: normale, sport o confort.
La caratterizzazione estetica non è particolarmente marcata, pur offrendo alcuni dettagli decisamente grintosi. Dove la quinta generazione risultava a tratti un po’ pacchiana, ci riferiamo alla calandra bicolore stile “single frame” Audi, la Golf 6 GTI si mostra pulita ed equilibrata, sicuramente meglio riuscita... a mio parere.
Il fascione anteriore è caratterizzato da un’enorme presa d’aria orizzontale delimitata da inediti fendinebbia, mentre la calandra abbandona i “borghesi” listelli verticali per passare un’aggressiva retina a nido d’ape rigorosamente nera, delimitata da profili scarlatti.
I fari anteriori sono stati in parte ridisegnati, e presentano inedite luci diurne a
LED che renderanno subito riconoscibile la GTI anche all’imbrunire. La fiancata mostra minigonne appena più pronunciate rispetto alla Golf standard, mentre al posteriore la grinta non manca affatto: due terminali tondi dalla generosa sezione spuntano agli estremi del paraurti, bombato
e munito di estrattore in plastica non verniciata. Al vertice del portellone troviamo infine un piccolo spoiler. Completano l’opera i cerchi in lega da 18 pollici dal classico design a cinque fori.
All’interno l’atmosfera è indubbiamente accattivante, coinvolgente: a colpire l’attenzione è l’ottima qualità del pellame nero con cuciture a vista rosse che riveste i sedili sportivi, il volante e la cuffia del cambio. Il passo avanti nella qualità delle plastiche della console rispetto alla Golf 5 è nettamente percepibile, molto belli gli inserti in alluminio spazzolato sulle razze del volante.
Inoltre la chicca di questa GTI è (optinal) l'Acc (Adptive cruise control) che mantiene la distanza di sicurezza dal veicolo che precede e il Park assist di seconda generazione, che aiuta nelle manovre permettendo di parcheggiare in spazi più contenuti rispetto al "vecchio sistema": basta un metro e 10 in più rispetto alla lunghezza del veicolo, mentre prima ne serviva uno e 40. La Golf GTI è in vendita in Germania mentra in Italia da metà aprile (una data non proprio casuale?
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)