Va detto che fino a questo momento di denunce a carico degli utenti o dei webmaster non ve ne sono state - con l'unica eccezione dei responsabili del sito del ministero retto da Urbani stesso - merito probabilmente del fatto che un provvedimento capace di modificare sostanzialmente i difetti della legge ha già cominciato l'iter legislativo. Difficile dunque immaginare l'intervento dell'autorità giudiziaria su eventi che oggi sono considerati alla stregua di un reato ma che molto presto verranno depenalizzati.
Infatti
il provvedimento di modifica, contro cui già si sono scagliati alcuni di coloro che invece hanno sostenuto la Legge Urbani,
da questa settimana arriva in commissione Beni culturali al Senato. La Commissione si esprimerà su un testo che elimina le sanzioni penali per l'uso personale, abroga l'obbligo dell'informativa di accompagnamento ai file (il cosiddetto "bollino blu") nonché l'imposta del 3 per cento su masterizzatori e software di masterizzazione.
Ciò che fa sperare in un iter veloce è il fatto che la Commissione del Senato agirà in sede deliberante e, dunque, il testo sarà approvato senza passare dall'Aula di Palazzo Madama. Così facendo, si ritiene che la legge di modifica possa arrivare alla Camera dei Deputati entro i primi di luglio. Se anche in quella sede, come si può prevedere, verrà utilizzata una corsia preferenziale per la normativa, le modifiche potrebbero essere approvate entro metà luglio ed entrare in vigore entro la fine del mese prossimo.
Mentre si attende il varo delle modifiche, non si fermano le iniziative degli utenti contro la Legge Urbani.
Fonte: Punto Informatico
Sperem!