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Nel 1983 Volkswagen porta al debutto la prima Golf GTI anche nel mercato nordamericano, concedendo agli yankee la possibilità di avere fra le mani quella che nel Vecchio Continente viene già considerata come un’icona.
Rispetto alla versione continentale, però, la GTI statunitense differisce in molteplici particolari, primo fra tutti il propulsore: l’unità da 1,6 litri viene rimpiazzata da un 1,800 cc da 90 cavalli, meno veloce e sportivo. La perfetta armonia con il cambio manuale a cinque rapporti, però, sopperisce alla minore potenza complessiva.
Il primo giudizio formulato dalla rivista Car and Driver, una volta provata l’auto, è lusinghiero: “Questo prodotto deve inorgoglire chi, nel passato, ha posseduto una Beetle; oppure gli amanti della Bmw 2002, salutare iniezione di proteine. Perché la Golf GTI segna il ritorno della attitudine tedesca, finora adombrata dalla produzione americana e dal marketing”.
“Si, quest’auto – prosegue il settimanale, incensando sempre più la compatta – merita di essere definita come «la quattro ruote di cui tutti noi abbiamo sempre sentito la mancanza»”. E che, puntualmente, venne inserita fra le dieci migliori auto mai prodotte dalla stessa rivista.
Ma c’è di più, perché venne anche proposta anche ad un prezzo abbordabile: con pneumatici Pirelli P6 su cerchi da 14 pollici, sospensioni modificate e sedili più profilati fu posta in vendita a 7,995 $.
