I festeggiamenti per il quarto titolo mondiale degli azzurri sono stati inaugurati dai fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo sopra l’Olympiastadion, mentre alla Francia – ed a uno sconsolato Zinedine Zidane – non è rimasto che ripensare a cosa non ha funzionato.
La diciottesima finale della storia ha riservato emozioni dall’inizio alla fine. Zidane, nella partita del suo addio al calcio - sport a cui ha dato molto grazie al suo incredibile talento - ha dovuto lasciare il campo a causa di un cartellino rosso. La partita si è conclusa poi ai calci di rigore. Gli italiani ne hanno realizzati cinque su cinque e, in seguito all’errore dal dischetto di David Trezeguet, si sono laureati campioni del Mondo. Grazie al rigore trasformato da Fabio Grosso, l’Italia si trova adesso nel pantheon dei vincitori di quattro edizioni della Coppa del Mondo vinte, ad una sola lunghezza dal Brasile.
Zidane ricorderà questa serata per il resto della sua vita. La Francia aveva promesso al suo capitano di bissare la vittoria del 1998 per salutare il suo ritiro. Nessuno tranne lui, però, può sapere cosa gli sia passato per la testa quando ha colpito con una testata Marco Materazzi al petto.
Zidane ha dovuto abbandonare il terreno di gioco, accompagnato nel tunnel dallo scintillare di miglia e migliaia di flash e dalle lacrime dei tifosi francesi. “Allez les Blues” avevano cantato a non finire questi ultimi. I Blues hanno giocato bene, ma è stato l’azzurro a prevalere. La Francia indossava il completo bianco ed aveva provato a mettere le mani sulla partita fin dall’inizio, ma è stata la veemente reazione della squadra di Marcello Lippi a caratterizzare l'atto finale.
IL FATTO DEL GIORNO
Mauro Camoranesi che consola David Trezeguet
L’ironia della sorte. Trezeguet ha fallito il secondo rigore della Francia calciando sulla traversa, con la palla che è poi caduta a terra poco fuori dalla linea di porta. Era stato proprio lui a segnare il golden gol nella finale di Euro 2000 contro l’Italia, che da allora aspettava l’occasione per vendicarsi.
Il dolore di Trezeguet ha riportato alla memoria proprio quello degli italiani Franco Baresi e Roberto Baggio quando, a causa dei loro errori dal dischetto, consegnarono la Coppa del Mondo del 1994 al Brasile, in quella che rimane la prima finale conclusasi ai rigori nella storia. Alla fine della partita Mauro Camoranesi è andato dal suo compagno di squadra della Juventus, David Trezeguet e lo ha abbracciato nel tentativo di consolarlo.
La partita è iniziata subito forte, con un duro scontro tra Thierry Henry e Fabio Cannavaro. L’attaccante francese ha avuto la peggio e, mentre giaceva immobile al suolo, era tutta la Francia in quel momento a chiedersi se con lui fossero cadute anche le speranze di vittoria. Sono entrati in campo i medici e le barelle ma l’attaccante - che a questi Mondiali ha segnato tre gol - si è poi rialzato ed ha potuto continuare.
Henry si è rifatto vedere poco dopo quando ha lanciato, con un colpo di testa su lungo rinvio di Fabien Barthez, Florent Malouda che è entrato in velocità nell’area di rigore italiana, dove Marco Materazzi lo ha messo giù. Zidane ha battuto il rigore al settimo minuto con un tocco morbido che ha scosso ii legni della la base della traversa ed è entrato in rete.
Grazie a questo rigore trasformato, Zidane è entrato a far parte della lista dei giocatori che hanno segnato in due diverse edizioni della Coppa del Mondo – una lista che comprende anche i nomi di Pelé, Vava e Paul Breitner.
L'UOMO DEL GIORNO
Andrea Pirlo: fonte inesauribile di giocate di qualità a centrocampo
Il rigore è servito appena a stimolare la reazione dell’Italia che non ha tardato a far vedere le sue qualità migliori: passaggi precisi a centrocampo ed una supremazia pressoché totale nei contrasti. Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso si sono impadroniti del centrocampo, mentre sulla fascia destra Gianluca Zambrotta e Mauro Camoranesi si trovavano a meraviglia.
Sono state proprio l’incisività e la precisione di Camoranesi vicino alla linea di fondo, a procurare il calcio d’angolo al 19’ dal quale è scaturito il pareggio. Pirlo ha battuto con precisione millimetrica, ed ha trovato la testa di Materazzi che con una potente deviazione è andato in gol.
È stato l’attimo nel quale sono state scacciate le nubi, e la stella dell’Italia è tornata a splendere. La reazione dell’Italia ha riacceso anche gli animi tra i tifosi presenti. Henry ha iniziato a mettersi in luce come il giocatore che avrebbe potuto risolvere la gara, risultando difficile per i difensori italiani riuscire a toglierli la palla, e riuscendo a tirar fuori il meglio dal giovane Frank Ribery.
La Francia è andata vicina al gol in diverse occasioni, ed ai supplementari Zidane avrebbe potuto segnare di testa se sulla sua strada non avesse trovato Buffon. Ma la serata stava per prendere una piega ancora più storta per Zizou; un attimo di follia ha fatto sì che la sua carriera sia finita almeno nove minuti prima del previsto.
IL GOL DEL GIORNO
Fabio Grosso – tanta tranquillità sotto pressione
L’errore di Trezeguet ha caricato di significato il rigore di Fabio Grosso. Un tiro perfetto di sinistro, alla destra del portiere ha suggellato lo straordinario contributo che il difensore del Palermo ha saputo offrire alla squadra italiana nel corso dell’ultimo mese. Dopo 24 anni di attesa l’Italia è di nuovo campione del Mondo.