finalmente una buona notizia.. speriamo bene!!
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Il governo sarebbe molto vicino a un decreto legge per frenare il caro-benzina. Allo studio di Palazzo Chigi ci sarebbe infatti un provvedimento urgente che taglierà le accise che pesano sul costo del carburante. La misura avrebbe carattere provvisorio, ma servirebbe, in questa fase di emergenza, per "ammorbidire" l'impatto del superpetrolio sulle tasche degli italiani. Si discute sul valore esatto dello sconto.
Secondo le prime indiscrezioni di fonti che seguono il dossier, il possibile provvedimento fiscale per arginare l'impatto del caro petrolio non dovrebbe essere comunque all'esame del prossimo Consiglio dei ministri, previsto per il 2 settembre. La misura sarebbe infatti ancora oggetto di un confronto tra i ministeri interessati, Attività produttive ed Economia in prima linea.
Si tratterebbe in ogni caso, sempre secondo le prime indicazioni, di una misura temporanea, che sarà attivao fino al 31 dicembre di quest'annofino a fine anno. Sull'entità del possibile "sconto fiscale" non si raccolgono al momento indicazioni precise anche se fonti di settore ipotizzano una misura in grado di tradursi in un taglio intorno ai tre centesimi al litro sull'accisa che grava sulla benzina, attualmente pari a 0,564 euro al litro. Un intervento che allontanerebbe il prezzo dei carburanti dal record storico di 1,295 euro al litro e lo farebbe scendere intorno a 1,25-1,26 euro.
Un intervento fiscale, a fronte delle forti impennate del costo dei carburanti legato alle fiammate delle quotazioni dell'oro nero, era da tempo sollecitato da più parti. E l'unica leva a disposizione del governo è quella dell'accisa: sull'Iva, che grava sul prezzo industriale più l'accisa, vige infatti la normativa comunitaria.
L'intervento servirà dunque, se sarà effettivamente concretizzato, a calmierare le fiammate dell'oro nero e dei prodotti derivati dal greggio. E cercherà di alleviare le pene dei sempre più tartassati automobilisti. Nel giro di un anno infatti il costo di un litro di carburante è cresciuto di circa il 10%, contro un'inflazione del 2% circa.
Il pieno è quindi aumentato cinque volte tanto la media della crescita del costo della vita. E forti rincari hanno riguardato negli ultimi mesi anche le bollette, naturalmente correlate con il caro-greggio.
D'altra parte sembra proprio che la salita delle quotazioni dell'oro nero non sia destinata a fermarsi. E quindi lo "sconto fiscale", che prevederebbe una riduzione delle numerosissime accise che gravano sul costo della benzina sarebbe il benvenuto in tempi molto difficili su questo fronte.