Golf VI elettrica...

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Irocman
00lunedì 7 giugno 2010 14:23
All'Expo di Shanghai, Volkswagen presenta tre modelli elettrici chiamati "blue-e-motion": la Golf, la citycar Up! e la Lavida, destinata esclusivamente alla Cina. Le versioni di serie di queste vetture saranno in vendita nel 2013. Inoltre, il Gruppo tedesco espone la Touareg Hybrid e la Passat Lingyu a fuel cell.

Il Gruppo Vokswagen vuole diventare leader nella mobilità elettrica entro il 2018. Il numero uno, Martin Winterkorn, ricorda però che la strada delle auto a batterie non è spianata: "Per essere davvero un successo, l'auto elettrica deve essere accessibile per un'ampia fetta della popolazione e pratica nell'uso quotidiano. Nell'interesse dell'ambiente, poi, dobbiamo assicurarci che l'energia che muove queste vetture provenga da fonti rinnovabili: di questo si dovrebbero preoccupare i governi. Solo allora potremo dire di essere a un punto di svolta nella storia dell'auto.




Fa impressione girare intorno al circuito di Formula 1 di Shanghai con la Volkswagen Golf blue-e-motion. Qui, nel regno del rumore assordante delle monoposto, mettiamo in moto senza nemmeno un sibilo e ci muoviamo in un silenzio rotto solo dal fruscio aerodinamico che si comincia a percepire oltre i 30 km orari. La spinta del motore elettrico da 115 CV (85 kW) è sorprendente: si raggiungono i 100 all'ora in 11,8 secondi, mentre la velocità di punta è di 135 km/h.

Recupero dell'energia. Motore e batterie agli ioni di litio a parte, la concept Volkswagen Golf blue-e-motion è uguale a quella di serie in versione termica. Il cambio automatico, però, è arricchito dall'opzione Brake: con questa funzione si può aumentare o diminuire la capacità di ricarica delle batterie, sfruttando l'energia cinetica della vettura per decelerare fino a fermare l'auto, senza utilizzare i freni. Si possono scegliere tre livelli del sistema, utilizzando anche le leve al volante: salendo da 1 a 3 si aumenta l'intensità della frenata e la quantità di energia recuperata, che viene visualizzata sul display. La soluzione è interessante, anche se sfruttarla al meglio non è facile: per ottimizzarla, infatti, occorre una guida "preventiva". Se ci si accorge che dopo 100 metri ci si deve fermare, per esempio, bisogna lasciare subito il pedale dell'acceleratore, in modo da percorrere la distanza che manca all'arresto in modalità di recupero di energia, per massimizzarlo. Un'andatura che si può tenere solo in determinate condizioni di traffico, molto regolare.

Potenza da scegliere. C'è anche un tasto sulla plancia che permette di selezionare la potenza massima disponibile in base allo stile di guida. In versione normale, il motore eroga 65 kW. Se si desidera più spunto, per un sorpasso o per affrontare un tratto in salita, si può inserire la configurazione Confort (85 kW), mentre per lunghi tragitti a velocità costante c'è l'opzione Range, che limita la potenza a 50 kW, limitando i consumi. L'autonomia delle batterie al litio, sistemate sotto il pianale, è di 150 chilometri, mentre la ricarica, dalla presa sulla calandra, può avvenire in tre modalità: da un'utenza domestica a 220 volt occorrono sette ore; con le prese ad alto voltaggio ne bastano tre, mentre collegandosi alle colonnine tri-fase, quando la rete sarà disponibile, si potrà ricaricare fino all'80% in 20 minuti.

Primo passo elettrico. La Golf a batteria è il primo step del programma di mobilità elettrica che Volkswagen ha annunciato al Salone di Ginevra. Finora il Gruppo di Wolfsburg si era dedicato soprattutto allo sviluppo di vetture ad alta efficienza (con i sistemi a iniezione diretta di diesel e benzina) e da poco si è cimentato nelle ibride, con la Touareg appena lanciata. Con il programma blue-e-motion, vuole diventare protagonista anche del settore delle auto a batteria entro il 2018. Oltre alla Volkswagen Golf, infatti, arriveranno anche la citycar Up! e la Lavida elettrica, berlina a tre volumi realizzata nello stabilimento di Shanghai per il mercato cinese sul pianale della Golf IV a passo allungato e spinta dallo stesso motore da 85 kW della Golf. Dal 2011 cominceranno a circolare alcune flotte di veicoli sperimentali, mentre l'anno cruciale sarà il 2013, quando le tre elettriche saranno in vendita.











tuono blu mk4
00lunedì 7 giugno 2010 22:12
Assolutamente evviva l'ecologia!
Per quanto riguarda il mio lavoro...meglio che inizierò i corsi per imparare il funionamento di questi mezzi...ohi ohi ohi [SM=g2179742]
Irocman
00martedì 8 giugno 2010 00:33
Io avrei fatto tutto il tetto a pannelli tipo "tuning"..... anzichè solo una parte , ci sta meglio [SM=g2179944]
(luigi7878)
00martedì 8 giugno 2010 10:14
io avrei studiato una vernice apposita che attrae i raggi solari cosi eviti di vedere i pannelli solari al tetuccio avete capito come?
golforever79
00martedì 8 giugno 2010 10:34
molto interessante... [SM=g2182605]
anche io sono per l'energia pulita e per la fonti rinnovabili[SM=g2179739]
ma la storia delle auto elettriche la vedo mooolto lunga!
-i costi?
-le colonnine?
-per che livello di popolazione sarà?
alessandro90golf3
00martedì 8 giugno 2010 11:02
Re:
Irocman, 08/06/2010 0.33:

Io avrei fatto tutto il tetto a pannelli tipo "tuning"..... anzichè solo una parte , ci sta meglio [SM=g2179944]




[SM=g2174769]
87eldiablo
00martedì 15 giugno 2010 17:35
quoto anche io! e poi con tutta quella corrente ci stà un bell'impiantino audio :D
jas5
00martedì 15 giugno 2010 21:23
un bel impianto audio quello minimo [SM=g2179944]
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