Codice della strada, Matteoli smentisce il vice
«Inasprire le pene per chi guida ubriaco»
ROMA (20 agosto) - Scontro nel governo sulle nuove norme del codice della strada. Le dichiarazioni rilasciate martedì dal sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino «sono frutto di opinioni personali che non coinvolgono il pensiero e la volontà del ministro Altero Matteoli», si legge in una nota delll'ufficio stampa del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Per nulla condivisibile - aggiunge perentorio Matteoli - è, ad esempio, l'ipotesi di un nuovo esame per il rinnovo della patente di guida».
«Come già aveva preannunciato nei giorni scorsi - prosegue la nota - il ministro Matteoli avvierà a settembre un tavolo di confronto con i soggetti istituzionali, le associazioni interessate ed esperti del settore per proporre al Governo ed al Parlamento nuove misure per migliorare la sicurezza stradale».
Le proposte del ministro per la sicurezza stradale.
Il ministro in un'intervista al Tg5 ha sottolineato poi nuovamente la sua contrarietà all'ipotesi di un nuovo esame per il rinnovo della patente di guida e ha proposto misure per ridurre gli incidenti stradali. Si tratta di inasprire le pene per chi guida in stato di ebbrezza o è sorpreso sotto effetto di sostanze stupefacenti e di rendere più difficile il riaccredito dei punti sulla patente. Il ministro ha anche accennato agli autotrasportatori e all'ipotesi di «bloccarne la circolazione in estate, come a Natale e il venerdì, ma tenendo conto dei problemi di deperibilità delle derrate alimentari».
Matteoli infine ha ribadito che nei prossimi giorni istituirà «un tavolo sulla sicurezza», che intende «presiedere personalmente, con tutti coloro che hanno a che fare con i problemi del traffico».
Giachino: la patente a punti non basta. Il sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino oltre a rinnovare l'impegno del ministro a coordinare a settembre «un tavolo in cui verrà discussa tutta una serie di problematiche che porteranno alla definizione di un nuovo codice della strada» ha spiegato che la riduzione del 25% degli incidenti stradali ottenuta con l'introduzione della patente a punti «non basta» e per aumentare la riduzione si deve tener conto delle «nuove tipologie di contravvenzione alle regole emerse negli ultimi anni». Oltre al capitolo dei controlli, il rappresentante di governo ha evidenziato la necessità di un ampio rinnovo del parco mezzi. «Per questo - ha aggiunto - in finanziaria sono previsti 120 milioni di contributi volti ad incentivare l'acquisto di veicoli commerciali Euro 5, i quali, oltre ad inquinare meno, montano strumentazioni elettroniche, come il cronotachigrafo digitale, molto più difficili da alterare».
da IlMessaggero.it