Auto e Fisco... che ladrata!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Golfman
00martedì 22 agosto 2006 21:42
Vi siete mai chiesti quanto incida il prelievo tributario dello Stato nel settore automobilistico sul totale delle entrate del bilancio statale? Ebbene il prelievo nel settore da noi tanto amato rappresenta ben il 21,1% di tutte le entrate tributarie dello Stato (circa 360,344 mld di euro) e, per darvi un’idea ancor più precisa dell’imponenza di questa cifra, ben il 5,6% del PIL nazionale: incredibile!
La domanda a questo punto è: a fronte di questo massiccio prelievo tributario cosa ritorna agli automobilisti italiani in termini di adeguamento delle infrastrutture e di iniziative per ridurre la congestione ed aumentare il livello di sicurezza sulle nostre strade? Davvero poco, ma questo, crediamo, lo sappiate bene per esperienza vissuta.

ANFIA
L’Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche ci informa attraverso un preciso comunicato stampa che nel 2005 il fisco italiano ha esercitato sul settore autoveicolistico una pressione maggiore rispetto a quella registrata nel 2004; i contribuenti hanno infatti sborsato un valore complessivo tra imposte dirette e indirette superiore ai 76,1 mld di euro, con una crescita dell’1,7% rispetto il 2004 (elaborazione ANFIA su dati e stime ACI, AISCAT, ANIA, CONFAUTO, UP e altri organismi di settore).
Naturalmente tra le voci che compongono la stangata che gli italiani si sono accollati nel 2005, la più scottante rimane quella relativa alle imposte sui carburanti e lubrificanti, che, come tutti amaramente sappiamo, è cresciuta al crescere del prezzo del petrolio secondo un’ingiusta logica impositiva. A questo proposito, i forti aumenti dei prezzi alla pompa (tra il 9-10%) hanno fatto ridurre i consumi totali di carburanti, oltre a modificare la composizione dei consumi stessi e a spingere gli automobilisti verso l’acquisto di autovetture alimentate a gasolio (la cui incidenza sul totale delle nuove immatricolazioni è stata del 58,5%).La seconda voce che incide di più è l’IVA sia sull’acquisto di autovetture nuove e usate che su interventi di manutenzione e riparazione (ma anche sull’acquisto di ricambi, accessori e pneumatici), con un’aliquota (del 20%) sempre “ai vertici” rispetto agli altri paesi, passateci il sarcasmo (più alta di Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, ecc.).
Poi è il turno della tassa di possesso, delle imposte sui premi RC, furto e incendio, quelle sulle spese di ricovero e parcheggi autoveicoli e sui pedaggi autostradali (un tasto dolente quest’ultimo su cui preferiamo non soffermarci). Insomma la lista è lunga ed ogni anno sembra crescere di entità.
00
Per leggere gli altri messaggi devi essere iscritto al forum!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:09.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com