Aumentano Iva e Ipt !

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Irocman
00giovedì 15 settembre 2011 20:12
La Camera dei deputati ha approvato definitivamente la cosiddetta manovra bis. Il decreto-legge recante "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo" sarà pubblicato entro la fine della settimana sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà subito in vigore. Per quanto riguarda il mondo dell'auto, la manovra, che prevede l'aumento dell'Iva e dell'Ipt, impatterà sul costo di acquisto di vetture nuove e usate effettuato in saloni e concessionarie e sui costi di manutenzione e riparazione (ricambi, lubrificanti, manodopera ecc.). A meno che produttori e distributori non decidano di "assorbire" l'aumento dell'Iva diminuendo l'imponibile (e quindi i margini di profitto), l'aumento di un punto percentuale dell'Imposta sul valore aggiunto (dal 20 al 21%), farà aumentare dello 0,833% circa (alcune voci della messa su strada non sono soggette a Iva) il prezzo chiavi in mano delle vetture, ma anche di optional e ricambi.

Per quanto riguarda l'Ipt, l'imposta provinciale di trascrizione che si paga alla provincia di residenza dell'acquirente nel caso di vetture nuove o alla provincia in cui ha sede la concessionaria nel caso di vetture usate, si passa da un importo fisso compreso, a seconda delle province, tra 151 e 196 euro a un importo proporzionale alla potenza e compreso, sempre a seconda delle province, tra 3,51 e 4,56 €/kw (ma le macchine di potenza fino a 53 kw continueranno a pagare l'imposta fissa). Tutto ciò, tuttavia, solo nelle province delle regioni a statuto ordinario. Nelle altre (Valle d'Aosta, province autonome di Trento e Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna) nulla cambia rispetto a oggi (ma le singole giunte possono legiferare autonomamente).

Il risultato? Il costo d'acquisto di un'auto presso un operatore professionale aumenterà, a seconda del prezzo e della potenza della macchina che si acquisterà, da qualche decina a qualche centinaia di euro (ma anche migliaia di euro nel caso di vetture costose e/o con molta cavalleria). Non solo. La doppia misura sarà di fatto retroattiva: per l'Iva, infatti, farà fede la data di emissione della fattura, che in genere coincide con il saldo dell'importo ma è calcolata sull'importo totale, visto che la caparra, dal punto di vista fiscale, non è considerata un acconto, mentre per l'Ipt farà fede la data di iscrizione al Pra. In entrambi i casi, dunque, non conta la data in cui è stato firmato il contratto.

Per esempio: un cliente di una provincia in cui l'aliquota dell'Ipt è massima (Milano, Torino, Bologna, Palermo e altre decine di province) ha firmato un mese fa il contratto d'acquisto di un'Alfa Romeo 159 s.w. 2.0 JTDm Distinctive con 125 kW da 32.700 euro (27.250 di imponibile + 5.450 di Iva) che ritirerà la prossima settimana. Il giorno in cui si presenterà in concessionaria per il saldo scoprirà di dover pagare 570 euro invece di 196 di Ipt (+374 €) e che la macchina che avrebbe dovuto pagare 32.700 €, a meno di ulteriori sconti della Casa o della concessionaria, gli costerà 32.972,50 €, cioè 272,50 € in più. In tutto dovrà sborsare 646,50 euro in più. E lo scoprirà solo al momento del saldo del contratto firmato un mese fa...
[SM=g2394585]
bado79
00giovedì 15 settembre 2011 20:38
non sanno piu' dove rubarci i soldi... poi si lamentano del calo di immatricolazioni!! [SM=g2174758]
Irocman
00giovedì 15 settembre 2011 21:50
...infatti ho pensato proprio a questo... avremo un'ULTERIORE diminuzione di vendite d'auto.... mah!
the mirk gti
00venerdì 16 settembre 2011 21:22
il problema sarà che ci saranno almeno 300€ in meno annui per famiglia con l'aumento di tutti i prezzi... che schifo!!! [SM=g2182606]
H|gh
00domenica 18 settembre 2011 07:11
In pratica l'ipt di un gti 147kw a aliquota massima passa da 191 euro a 670.32 euro....questi sono matti...e poi loro ancora girano con i macchinoni e nn con le famose 1.6 approvate nella finanziaria precedente...che schifo veramente!!!
FURIA.74
00mercoledì 21 settembre 2011 19:45
come disse TOTO' e'io pago e'noi paghiamo aumenta tutto di tutto, ma dico gia si fa'fatica ad arrivare al 20....del mese ma dove andremo a finire?almeno che ci alzassero un po'lo stipendio x far leva a tutti questi aumenti boooooo vedremo disse il CECO! [SM=g2174748]
Tony.1976
00venerdì 23 settembre 2011 00:44
quando noi tutti non potremo più comprare cosa faranno questi signori?
pitone81
00sabato 1 ottobre 2011 12:02
il problema e che l'italiano è una persona cretina tutto quello che gli mettono davanti per lui va bene....se in francia in argentina o in grecia farebbero queste cose ci sarebbe la rivoluzione....CI DOBBIAMO SVEGLIARE......
giuseppedurso84
00lunedì 3 ottobre 2011 15:51
Ci sono tutti i presupposti per una vera rivoluzione popolare.
Vedi libia.
Ci stanno portando con le spalle al muro.
Vedi se loro (politici) non sarebbero pagati, vedi se ci andrebbrero a "lavorare". Sti maledetti
gargio
00martedì 4 ottobre 2011 21:11
Beh, sicuramente, il 90% dei nostri eletti è perlomeno deludente (non voglio trascendere in descrizioni azzeccate), però, paghiamo il quinquennio di prodi a Bruxelles, dove ha fatto leggi sotto dettatura goldman & sachs, di cui era consulente stipendiato, in conflitto di interessi ed ha semplicemente pianificato la distruzione dell' UE, per finalità speculative di goldman & sachs e amichetti vari, attraverso una serie di leggi, tipo agricoltura via dall' Italia, quote latte ecc.
Non voglio con questo assolvere i nostri politici, in buona parte senza palle....
_deserteagle_
00sabato 8 ottobre 2011 11:14
E' assurdo, ma dove vogliono arrivare?
egid10
00sabato 8 ottobre 2011 11:19
hanno rotto il cazzo
VTR69
00martedì 18 ottobre 2011 15:57
Per la golf 1.2 tsi pagato 351€ ...
gargio
00martedì 18 ottobre 2011 20:28
Re:
Irocman, 15/09/2011 20.12:

La Camera dei deputati ha approvato definitivamente la cosiddetta manovra bis. Il decreto-legge recante "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo" sarà pubblicato entro la fine della settimana sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà subito in vigore. Per quanto riguarda il mondo dell'auto, la manovra, che prevede l'aumento dell'Iva e dell'Ipt, impatterà sul costo di acquisto di vetture nuove e usate effettuato in saloni e concessionarie e sui costi di manutenzione e riparazione (ricambi, lubrificanti, manodopera ecc.). A meno che produttori e distributori non decidano di "assorbire" l'aumento dell'Iva diminuendo l'imponibile (e quindi i margini di profitto), l'aumento di un punto percentuale dell'Imposta sul valore aggiunto (dal 20 al 21%), farà aumentare dello 0,833% circa (alcune voci della messa su strada non sono soggette a Iva) il prezzo chiavi in mano delle vetture, ma anche di optional e ricambi.

Per quanto riguarda l'Ipt, l'imposta provinciale di trascrizione che si paga alla provincia di residenza dell'acquirente nel caso di vetture nuove o alla provincia in cui ha sede la concessionaria nel caso di vetture usate, si passa da un importo fisso compreso, a seconda delle province, tra 151 e 196 euro a un importo proporzionale alla potenza e compreso, sempre a seconda delle province, tra 3,51 e 4,56 €/kw (ma le macchine di potenza fino a 53 kw continueranno a pagare l'imposta fissa). Tutto ciò, tuttavia, solo nelle province delle regioni a statuto ordinario. Nelle altre (Valle d'Aosta, province autonome di Trento e Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna) nulla cambia rispetto a oggi (ma le singole giunte possono legiferare autonomamente).

Il risultato? Il costo d'acquisto di un'auto presso un operatore professionale aumenterà, a seconda del prezzo e della potenza della macchina che si acquisterà, da qualche decina a qualche centinaia di euro (ma anche migliaia di euro nel caso di vetture costose e/o con molta cavalleria). Non solo. La doppia misura sarà di fatto retroattiva: per l'Iva, infatti, farà fede la data di emissione della fattura, che in genere coincide con il saldo dell'importo ma è calcolata sull'importo totale, visto che la caparra, dal punto di vista fiscale, non è considerata un acconto, mentre per l'Ipt farà fede la data di iscrizione al Pra. In entrambi i casi, dunque, non conta la data in cui è stato firmato il contratto.

Per esempio: un cliente di una provincia in cui l'aliquota dell'Ipt è massima (Milano, Torino, Bologna, Palermo e altre decine di province) ha firmato un mese fa il contratto d'acquisto di un'Alfa Romeo 159 s.w. 2.0 JTDm Distinctive con 125 kW da 32.700 euro (27.250 di imponibile + 5.450 di Iva) che ritirerà la prossima settimana. Il giorno in cui si presenterà in concessionaria per il saldo scoprirà di dover pagare 570 euro invece di 196 di Ipt (+374 €) e che la macchina che avrebbe dovuto pagare 32.700 €, a meno di ulteriori sconti della Casa o della concessionaria, gli costerà 32.972,50 €, cioè 272,50 € in più. In tutto dovrà sborsare 646,50 euro in più. E lo scoprirà solo al momento del saldo del contratto firmato un mese fa...
[SM=g2394585]



E' successo a me.+650circa [SM=g2171274]
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