sciopero tir

ancora nessuno accordo tra governo ed artigiani in questo caso autisti ma quello che più preoccupa e che da oggi la disponibilità di carburante nelle stazioni di servizio è in esaurimento

Fermo tir, il governo li precetta


Bianchi: sciopero finisce entro le 24

Interviene il governo sul fermo dei tir. Il ministro dei Trasporti ha deciso di precettare i trasportatori in sciopero limitando il blocco dei mezzi alle 24 di martedì 11 dicembre. Dura la replica di Conftrasporto: "Ordinanza illegittima, il fermo è confermato". Dopo la rottura delle trattative tra sindacati e governo, la situazione si era fatta più difficile e alcune merci, come carburante e generi alimentari, avevano iniziato a scarseggiare.


"Il provvedimento si è reso necessario a seguito della gravissima criticità della circolazione su molte arterie della rete stradale e autostradale, che ha determinato la concreta possibilità che venga pregiudicata la distribuzione dei beni essenziali in quanto volti a soddisfare i diritti fondamentali dei cittadini", ha spiegato il ministro Bianchi.

L'ordinanza è stata notificata alle segreteria nazionali delle organizzazioni che hanno proclamato il fermo e alle aziende erogatrici dei servizi. A loro spetta l'obbligo di portarla a conoscenza dei lavoratori nonché del pubblico attraverso gli organi di informazione.


(fonte TGcom)

purtroppo era inevitabile quando ci sono in gioco servizi essenziali (ma non mi riferisco di certo all'erogazione di carburanti) !

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sono gli unici che con uno scipoero hanno mandato in tilt mezza italia e possono forse ottenere qualche risultato

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vero...come dicevo...spero che questa sera non levino i blocchi...

d'altrondone i loro motivi, in parte sono anche i nostri..per cui è bene appoggiarli e non dargli contro..

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"Il provvedimento si è reso necessario a seguito della gravissima criticità della circolazione su molte arterie della rete stradale e autostradale, che ha determinato la concreta possibilità che venga pregiudicata la distribuzione dei beni essenziali in quanto volti a soddisfare i diritti fondamentali dei cittadini", ha spiegato il ministro Bianchi.

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diritti fondamentali...ok...allora abbassate ste ca**o di tasse è un diritto fondamentale anche vivere..e non spendere mezzo stipendio in carburanti lo vorranno capire?

Sono proprio queste cose che fanno parlare, non gli scioperini che facciamo noi metalmeccanici, tanto se noi non lavoriamo un giorno non gli frega a nessuno.
Mentre qui si stanno fermando i trasporti, il commercio.......creando veri disagi a tutti, poi si può essere d'accordo o no.
In ogni caso oramai siamo un paese da "terzo mondo", prezzi alle stelle su qualsiasi cosa, violenza e tutto lo schifo possibile, siamo allo sbando totale.
La classe politica qualunque sia nulla fà e nulla farà per il paese, chiunque si sieda su quelle poltrone ha interessi a farsi solo i conti i propri conti in tasca.
Tendenzialmente non sono disfattista o pessimista, ma la vedo molto, ma molto nera!!

Joyrayd, 12/12/2007 8.39:

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Sono proprio queste cose che fanno parlare, non gli scioperini che facciamo noi metalmeccanici, tanto se noi non lavoriamo un giorno non gli frega a nessuno.
Mentre qui si stanno fermando i trasporti, il commercio.......creando veri disagi a tutti, poi si può essere d'accordo o no.
In ogni caso oramai siamo un paese da "terzo mondo", prezzi alle stelle su qualsiasi cosa, violenza e tutto lo schifo possibile, siamo allo sbando totale.
La classe politica qualunque sia nulla fà e nulla farà per il paese, chiunque si sieda su quelle poltrone ha interessi a farsi solo i conti i propri conti in tasca.
Tendenzialmente non sono disfattista o pessimista, ma la vedo molto, ma molto nera!!

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tutto al 100% e quello chr mi fa incaz...re e' il fatto che loro hanno un'arma ovvero bloccare tutto...gli altri che armi hanno? come dici tu joy se un metalmeccanico sciopera a chi frega? loro invece riescono a paralizzare l'Italia ma il guaio e' che alla fine chi ci rimette e' sempre l'utente finale e magari proprio il metalmeccanico, come quelli della fiat, quindi alla fine una doppia fregatura...tanto chi ci governa ha l'autista

governo incapace si gestire la situazione

Certo....ma non parliamo di politica nel senso che se ci fosse Berlusconi, Prodi o Pippo non cambierebbe nulla!

ieri sera ho rischiato di rimanere a secco. e mi stava anche bene perchè giro quasi sempre rasente la riserva. cmq appena trovato un distributore ancora funzionante ho messo subito 30 euro che poi in realtà sono solo 21 litri e rotti e chi più ne ha più ne metta!!!!!

eh, però io che ho un'aziendina e mi faccio un c**o così per tirare avanti, oggi che non mi arrivano i materiali cosa faccio...? ferie...? e io che c'entro con tutto sto casino...? però ci rimetto io!

FullHF, 12/12/2007 10.08:

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eh, però io che ho un'aziendina e mi faccio un c**o così per tirare avanti, oggi che non mi arrivano i materiali cosa faccio...? ferie...? e io che c'entro con tutto sto casino...? però ci rimetto io!

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hai ragione Fulvio, però loro lo fanno per una buona causa. un pò tutti siamo costretti a tirare la cinghia in questi giorni. lo fanno anche per te. anche per me. per tutti insomma. un pò di pazienza sperando che si riesca ad ottenere qualcosa!

centri anche tu con sto casino perchè anche tu come tutti paghi uno sproposito in qualsiasi cosa e invece di protestare continui a lavorare perchè se no non porti a casa il cibo. ragionamento giusto, fino a quando non si arriva oltre il limite e lavorare per portare a casa il cibo diventa l'unico impegno giornaliero, senza possibilità di vivere la vita al di fuori dal lavoro.

golffuria2, 12/12/2007 10.09:

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hai ragione Fulvio, però loro lo fanno per una buona causa. un pò tutti siamo costretti a tirare la cinghia in questi giorni. lo fanno anche per te. anche per me. per tutti insomma. un pò di pazienza sperando che si riesca ad ottenere qualcosa!

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Perche' dici che lo fanno anche per noi? nelle loro richieste non si parla di cittadino ma della loro fascia di lavoro...chiedono benzina meno cara...ma solo per loro...no agli abusivi (giustissimo) e regolamentazione sulle tariffe...tutto questo portera' a loro dei vantaggi ma non credo che noi li vedremo...

Dall'altra parte poi bisogna dire che ora siamo solo noi a pagare per loro perche' non mi pare che abbiano creato disagio a chi ci comanda ma solo a noi cittadini...il problema e' sempre lo stesso...come ripeto...loro hanno un'arma ma in questo caso la stanno rivolgendo verso di noi...e noi che abbiamo? ...nulla...basti vedere lo scandalo delle acciaierie di torino

Loro sono liberi di fare tutto lo sciopero che vogliono....ma la loro libertà finisce dove comincia a ledere la mia come cittadino e consumatore!!
Dunque abbiamo ragione noi e loro...ma penso ci siano modi diversi di fare le cose!!

Lupin Tdi, 12/12/2007 12.07:

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Loro sono liberi di fare tutto lo sciopero che vogliono....ma la loro libertà finisce dove comincia a ledere la mia come cittadino e consumatore!!
Dunque abbiamo ragione noi e loro...ma penso ci siano modi diversi di fare le cose!!

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Tipo?

Sinceramente non so come possano creare disagio solo alla fascia che ci comanda...magari potrebbero portare i loro camion sotto i palazzoni dei potenti...oppure sotto le loro case eehheeh ...ma cosi oltre il governo che li ha precettati e li sta sanzionando si stanno mettendo contro l'Italia intera...capisco i loro problemi ma i problemi degli altri che non possono creare disagio chi li sente?

Sinceramente e' una scelta difficile e non vorrei trovarmi nei loro panni...ho gia problemi io con un lavoro precario da 7 anni :(((

H|gh, 12/12/2007 10.52:

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Perche' dici che lo fanno anche per noi? nelle loro richieste non si parla di cittadino ma della loro fascia di lavoro...chiedono benzina meno cara...ma solo per loro...no agli abusivi (giustissimo) e regolamentazione sulle tariffe...tutto questo portera' a loro dei vantaggi ma non credo che noi li vedremo...

Dall'altra parte poi bisogna dire che ora siamo solo noi a pagare per loro perche' non mi pare che abbiano creato disagio a chi ci comanda ma solo a noi cittadini...il problema e' sempre lo stesso...come ripeto...loro hanno un'arma ma in questo caso la stanno rivolgendo verso di noi...e noi che abbiamo? ...nulla...basti vedere lo scandalo delle acciaierie di torino

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ah ma io pensavo che chiedessero una diminuizione del costo del carburante e che quindi giovasse anche a noi ma se cosi nn è allora la faccenda cambia!

Non gli do tutti i torti sotto l'aspetto dei loro diritti e forse anche dei nostri visto che gli aumenti dei prodotti sono proprio dovuti ai rincari dei trasporti, ma purtroppo ogni rovescio della medaglia a dei lati negativi, il disagio che stanno creando ai cittadini, non va certo a loro favore, dovevano attuare un piano diverso da quello che si sta prospettando, in questo modo si danno la zappa sui piedi, coinvolgendo di riflesso e negativamente l'opinione pubblica, l'unica speranza è che l'accordo con il governo avvenga a stretto giro altrimenti la vedo abbastanza dura, non so se vi ricordate quando c'è stato il blocco in Francia, hanno messo in ginochio tutta la nazione per via di approvigionamenti, speriamo bene.

golffuria2, 12/12/2007 13.02:

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ah ma io pensavo che chiedessero una diminuizione del costo del carburante e che quindi giovasse anche a noi ma se cosi nn è allora la faccenda cambia!

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Se chiedevano una diminuzione del carburante per tutti ti davo pienamente ragione golfurie e penso che anche noi eravamo i primi a manifestare


Da quello che ho appena letto c'e' un incotro alle 14.30...vediamo quello che succede...

Il ministero dei Trasporti ha emanato un'ordinanza per interrompere il fermo dell'autotrasporto alla mezzanotte di martedì 11 dicembre. Nel pomeriggio, sempre di martedì, era saltata la trattativa sulla vertenza dell'autotrasporto. Le associazioni di categoria hanno abbandonato il tavolo a Palazzo Chigi giudicando insufficienti le proposte del Governo. Resta confermato, quindi, il blocco fino a venerdì 14, anche se i rappresentanti degli autotrasportatori si sono detti però disponibili a riaprire il confronto. «Le modalità con cui si sta svolgendo questa agitazione trovano la mia completa riprovazione. Comunicheremo successivamente quelle che sono le decisioni ulteriori del Governo. Comunque non sono questi i modi con cui si affrontano questi problemi», ha detto, irritato, il presidente del Consiglio Romano Prodi. L'incontro a Palazzo Chigi tra il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e le associazioni di categoria è durato poco più di un'ora, producendo un nulla di fatto che ha lasciato inalterate le distanze tra le due parti. «Le organizzazioni che hanno indetto il fermo - si legge in un comunicato unitario - hanno preso atto delle comunicazioni del ministro giudicate ripetitive in quanto riferite all'intesa del febbraio scorso per altro ancora non rispettata. Constatata la mancanza di volontà di aprire un confronto sulla piattaforma presentata da tempo dalle associazioni - ha aggiunto Maurizio Longo della Fita/Cna - abbiamo deciso di lasciare l'incontro confermando la nostra piena disponibilità a riprendere il confronto in atto per definire le questioni contenute nella piattaforma. Il fermo continua». Secca la replica del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi: «Le associazioni che hanno proclamato il fermo hanno abbandonato il tavolo. Ma il tavolo prosegue con le altre associazioni sindacali e stiamo lavorando. Non possiamo accettare di proseguire il dialogo con chi pone in essere manifestazioni di questo tipo. Abbiamo riscontri molteplici di forme degenerative. Non possiamo accettare forzature come quelle che si stanno cercando di fare». E proprio al ministro dei Trasporti si è riferito il Garante per gli scioperi nei servizi pubblici, chiedendo di avviare le procedure per la precettazione degli autotrasportatori che con il fermo in corso non garantiscono le forniture indispensabili, oltre a violare l'obbligo di non predisporre blocchi stradali. Duro anche il commento di Confindustria, che giudica ineccettabili le modalità con le quali si sta esercitando la protesta. «Si sta venendo totalmente meno al rispetto del codice di autoregolamentazione sottoscritto da quasi tutti i raggruppamenti associativi dell'autotrasporto», recita una nota di viale dell'Astronomia. L'associazione degli industriali chiede al Governo di agire affinché le autorità di pubblica sicurezza «provvedano a far rimuovere i blocchi attuati dagli autotrasportatori in sciopero e vengano rispettate le garanzie sulla prestazione dei servizi minimi: trasporto della stampa, del latte, dei prodotti destinati a luoghi di istruzione e di assistenza, di animali vivi destinati alla macellazione, di materiali per gli altiforni, di carburante e via dicendo».

Le associazioni che hanno abbandonato il tavolo, sono quelle che hanno proclamato il fermo e sono il Fai, Fita-Cna, Confartigianato-Trasporti, Sna Casa Artigiani, Fiap e Unitai che rappresentano l'80% del settore. Al tavolo sono rimasti Anita, l'associazione che fa capo a Confindustria e Fedit l'associazione che fa capo a Confetra.


Ventimiglia bloccata: fermi in coda 2mila Tir

Sono già oltre 2.000 i Tir fermi a Ventimiglia, tra la barriera dell'A10, l'autoporto, il parco merci e le zone limitrofe. E continua anche il presidio all'ex valico con la Francia, in cui sono stati fermati tutti i Tir in entrata e in uscita. Anche a Genova vi sono stati forti intralci alla circolazione, alcuni mezzi pesanti si sono incolonnati per circa un chilometro sulla strada elicoidale che conduce in porto al varco di San Benigno, un altro incolonnamento c'è stato al porto di Voltri, mentre alcuni blocchi sono stati effettuati ai caselli dell'A7 di Bolzanetto, Busalla, Sampierdarena e Serravalle Scrivia, provocando problemi anche sulla viabilità normale. Il fermo alla frontiera dei mezzi pesanti sta mettendo in seria difficoltà le imprese che esportano frutta, verdura e fiori in Francia e Inghilterra. Qualche problema comincia a registrarsi anche nei rifornimenti ai supermercati della Liguria, in particolare di frutta e verdura: alcuni magazzini si sono dovuti scusare con la clientela per la scarsità di queste merci. Secondo i dirigenti di alcuni supermercati, se il blocco continuerà, da domani potrebbe verificarsi una penuria di frutta e verdura.

Gravi i problemi anche per chi deve fare rifornimento: alle 16 di oggi oltre l'80% delle pompe di benzina ha esaurito le proprie scorte, secondo quanto riferisce Confesercenti. Entro questa sera - afferma la Fegica, il sindacato dei gestori aderenti alla Cisl - gli impianti della rete distributiva, sia urbana sia autostradale, sarà sostanzialmente a secco. Gli automobilisti stanno facendo lunghe file di attesa presso quelle stazioni di servizio che ancora hanno le ultime quantità di prodotti stoccati.

Il rischio paralisi è molto elevato anche in Campania per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti: lo sciopero degli autotrasportatori, infatti, sta bloccando il prelievo dell'immondizia dalle strade, mettendo in ginocchio l'intera regione. Secondo l'Asia, l'azienda speciale igiene ambientale del Comune di Napoli, nel capoluogo partenopeo giacciono oltre 730 tonnellate di immondizia. E la situazione potrebbe peggiorare questa sera qualora lo sciopero dovesse proseguire. La notte scorsa i servizi di raccolta sono stati garantiti soltanto parzialmente. Secondo quanto riferito dall'Asia, allo stato attuale gli impianti sono tutti fermi e, con tutti gli automezzi pieni, non si è in grado di garantire neppure i servizi minimi essenziali. Ma se la situazione a Napoli città è drammatica, si complica ulteriormente nelle altre aree della regione. Nei 90 comuni della provincia di Napoli rimangono a terra tra le 25mila e le 27mila tonnellate di rifiuti, 5mila nell'agro aversano e 60mila quelli che sono nei siti di stoccaggio.



La Fiat sospende la produzione a Mirafiori, Termini Imerese e a Melfi

La Fiat di Termini Imerese (Palermo) è stato costretta oggi a fermare la produzione e a mettere gli operai in cassa integrazione. Allo stabilimento della società automobilistica torinese, infatti, a causa dello sciopero degli autotrasportatori non arrivano i componenti per assemblare la Lancia Ypsilon. Lo sciopero degli autostratrasportatori sta avendo riepercussioni pure allo stabilimento di Mirafiori (Torino) e a Melfi per mancanza di forniture. «Trovo che sia inconcepibile che in un momento come questo si possa bloccare un Paese, una economia e quindi auspico che si trovi una soluzione», ha detto il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, a margine dell'assemblea nazionale dell'Unione degli industriali romani in corso nella capitale. «Dobbiamo ripristinare in questo paese i diritti, ma anche i doveri - ha aggiunto Montezemolo - l'autorevolezza e la capacità anche dello Stato di decidere». Il secondo giorno di sciopero sta provocando disagi alla circolazione in tutta la Sicilia. Da Catania a Palermo, da Messina a Siracusa e Caltanissetta e Agrigento si registrano concentramenti di mezzi pesanti.



I primi arresti

Le forze di polizia, vista la natura violenta di alcuni blocchi, sono intervenute nel tardo pomeriggio e in serata effettuando sei arresti, tre a Napoli e tre in Sicilia. A Napoli sono stati arrestati con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali dolose, violenza privata e danneggiamento Massimiliano Russo, di 35 anni, Massimo Grieco, di 37 anni e Gennaro Spinelli, di 25 anni. I tre si sono resi responsabili di un raid in via Vespucci, dove una ventina di persone tra i 20 e i 40 anni, munite di cesoie, hanno tranciato le valvole delle gomme dei furgoni bloccati nel traffico. Il gruppo si è dileguato, ma poco più tardi, una volante a Corso Garibaldi ha notato un furgone bianco che ha cercato di liberarsi dall'accerchiamento di un gruppo di 20 persone, che tentavano di impedire la sua marcia. Uno degli arrestati, Gennaro Spinelli, ha rotto il vetro lato conducente, ma l'autista è riuscito a fuggire, inseguito dagli aggressori su una Fiat Bravo, a sua volta inseguita dalla volante. Raggiunto il furgone gli aggressori si sono scagliati nuovamente sul conducente e hanno preso di mira anche gli agenti polizia. Russo è stato bloccato mentre tentava di aggrapparsi ad una moto in transito. I tre saranno processati domani per direttissima.


Gli arresti in Sicilia

Ad Augusta è finito in manette Richichi, il leader dell'Aias, l'associazione siciliana dei trasportatori che nel 2000 paralizzò il traffico mettendo in ginocchio l'economia dell'isola, arrestato dalla polizia per interruzione di pubblico servizio insieme ad altri due camionisti. Richichi e gli altri due, nei pressi di Augusta, avrebbero bloccato più autotrasportatori che non aderivano allo sciopero tagliando con delle tenaglie la valvola dei copertoni dei Tir. Le vittime, almeno quattro nel siracusano e altrettante tra Lentini e Enna, hanno denunciato i tre, che sono stati arrestati e ora sono ai domiciliari. Le centrali operative di Catania, Siracusa e Enna erano state allertate per la presenza di un fuoristrada Q7 Audi con a bordo tre persone, le quali fermavano i camionisti che non aderivano allo sciopero intimando loro di fermarsi e di partecipare alla protesta. Ai recalcitranti i tre tagliavano le valvole delle ruote, rendendo così inutilizzabile il mezzo. I reati contestati ai tre sono violenza privata, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio.