Debutterà nel 2006 e avrà il ruolo, non ufficiale, di sorella minore della Gallardo. Motore centrale catapulterà i quattro anelli dell’Audi nell’olimpo dell’auto, dove si farà spazio “a ruotate” tra Ferrari, Porsche e Lamborghini.
Proprio dalla banca degli organi di Sant’Agata Bolognese quelli di Ingolstadt hanno preso a prestito un mucchio di cose per la LeMans, che dal punto di vista tecnico ha molto in comune con la Gallardo
, anche se l’aspetto esterno è completamente diverso perché gli ingegneri stanno cercando di conferirle un carattere originale.
Un prototipo da cinque milioni di euro, comunque, è già da tempo in fase di svezzamento sulle strade della California.
Salirci richiede molto esercizio. E non dipende solo dall’angolo di apertura ridotto delle portiere e dal sedile grande e avvolgente, ma c’entra anche il profilo molto spiovente del tetto.
Il cruscotto, futuristico, è dominato da materiali sintetici innovativi e piacevoli al tatto come alla vista.
Con tutta la nostra buona volontà facciamo fatica a pensare che, un giorno, possa fare la sua comparsa anche il legno. Ma non si può mai dire.
La disposizione dei comandi è abbastanza convenzionale, almeno per una vettura di questa categoria.
Ovviamente per la messa in moto c’è un pulsante, mentre il cambio è un’evoluzione del DSG robotizzato, con leve al volante per l’uso manuale e la possibilità di selezionare la modalità automatica.
Il dieci cilindri biturbo di 5 litri, con 40 valvole e iniezione diretta di benzina, già al minimo ha un tono irrequieto.
Il rilascio del freno e la selezione della prima avvengono con delicatezza, ma, appena si sfiora l’acceleratore, la frizione del
DSG reagisce con uno strappo spietato (stranamente queste maniere rudi non si manifestano praticamente mai in retromarcia).
In ogni caso, qui ci sarà da lavorare per rendere più gestibile la partenza da fermo. La zona rossa del contagiri inizia solo a 7500 giri anche se per ora non è il caso di superare quota 4000. Dopotutto, questo motore sovralimentato è un pezzo unico realizzato a mano e bisogna usargli qualche riguardo.
Secondo quanto dichiarato da mamma Audi, comunque, mette in movimento 610 cavalli e 750 Nm di coppia, che restano quasi costanti tra 1750 e 5800 giri.
E, sempre stando ai valori comunicati ufficialmente, la Le Mans accelera da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e raggiunge i 345 km/h.
Sono cifre che fanno impressione, ma che hanno solo valore teorico, dal momento che questo poderoso biturbo probabilmente non passerà alla serie, almeno in questa forma.
Del resto, la LeMans non dovrà mettersi in concorrenza troppo diretta con la Gallardo, per evitare una inutile lotta fratricida.
Per contro, non è da escludere che la LeMans possa avere le prestazioni velocistiche che si merita, visto che l’Audi pare intenzionata, già con l’imminente “final version” dell’attuale RS6, denominata RS6 Plus e con 480 CV anziché 450, a rinunciare a quel gentlemen agreement in base al quale le supercar devono essere limitate a 250 km/h.
Ecco la ragione per cui questa supercoupé debutterà con un “upgrading” del
4200 V8, dotato d’iniezione diretta e con una potenza che si avvicinerà ai 400 CV contro i 335 CV della versione che equipaggia l’odierna A8.
Solo più avanti, diciamo verso il 2009, si aggiungerà un V10 da 5,2 litri con 500 CV e oltre 500 Nm.
Tutto questo sarà possibile perché, nel 2008, la Gallardo verrà vitaminizzata fino a 600 CV o giù di lì, quindi scapperà ancora in avanti di un centinaio di cavalli.
La linea della LeMans, così come la si può vedere oggi e come è stata presentata al salone di Francoforte dello scorso settembre, è invece da ritenersi molto vicina a quella definitiva, salvo qualche dettaglio.
Ad esempio, potrebbe variare leggermente il design anteriore per ottenere una forma meno pericolosa per i pedoni nel malaugurato caso di incidente.
E riteniamo che finirà per scomparire anche il cofano posteriore ad apertura elettrica, molto spettacolare ma complesso, costoso e non indispensabile.
La carrozzeria ha invece già superato la prova della galleria del vento, facendo registrare ottimi risultati per quanto riguarda il coefficiente di resistenza aerodinamica (0,33) e i valori di deportanza in corrispondenza di entrambi gli assi.
Su strada la LeMans piace per le qualità di marcia.
Lo sterzo è molto preciso e dà un ottimo feedback. I freni ceramici della Brembo sono potentissimi anche a freddo e la trasmissione DSG lavora quasi senza che si avvertano i cambi di marcia anche quando la si sfrutta a tutta forza.
Il comportamento è all’insegna di una tenuta di strada ottima e di una guidabilità di prim’ordine.
Il merito va sia alle sospensioni a quadrilateri davanti e dietro, sia ai cerchi da ben 20 pollici.
In più ci sono anche ammortizzatori denominati “magnetic ride” che funzionano secondo un principio innovativo: l’olio che sta all’interno contiene particelle metalliche e la sua viscosità cambia in funzione delle variazioni di un campo magnetico esterno regolato da un computer.
Questo permette di adattare la risposta delle sospensioni al tipo di guida e all’andatura.
Tralasciamo, ovviamente, la celebrazione dei vantaggi offerti dalla trazione integrale, un campo nel quale la Casa tedesca ha ormai raggiunto l’eccellenza.
Il passo relativamente lungo per un’auto di questo genere (2,65 metri) ha permesso di ottenere un’abitabilità più che ragionevole (ovviamente solo per due) e un vano dietro i sedili, per compensare una fisiologica carenza di spazio per i bagagli.
Anche l’architettura interna rimarrà sostanzialmente la stessa, nonostante la sostituzione di alcuni dei comandi attuali, decisamente concept, con altri più convenzionali, specie per quanto riguarda riscaldamento e aerazione.
E, ovviamente, spariranno anche il suggestivo limitatore di velocità “da corsia box” e il sistema della telemetria, comprensivo di misurazione dei tempi intermedi, che, però, potrebbero tornare su un’eventuale versione destinata alle corse che, comunque, non è ancora stata deliberata.
L’obiettivo dell’Audi è quello di sfornare circa diecimila vetture ogni anno e, affinché questo obiettivo sia raggiungibile, il prezzo
non dovrà essere stratosferico.
Ipotizziamo 100 mila euro.Più o meno, s’intende
Aspettiamolo....
mia
Notizia da Inauto.com